Se state leggendo queste righe, la vostra strada si è incrociata con quella di Gaetano, di persona o attraverso il frutto del suo lavoro con IO POSSO e «La Terrazza “Tutti al mare!”». In un caso o nell’altro, potete dire di avere fatto una esperienza unica, di quelle che capitano raramente e che ti fanno benedire la vita.

Ora che il suo comunicatore resta muto dei suo “Grazie!”, ora che non abbiamo più il privilegio di riunirci con lui, ora che ci mancano i suoi occhi, che durante i suoi amati bagni, ci richiamavano per dire “Fammi uscire dall’acqua: la sedia serve ad un altro ospite”,… ora torniamo costantemente a sentire la sua voce e la sua presenza in ogni traccia che ci ha lasciato.

Nelle giornate di ricorrenze speciali, quando ci raccontiamo di lui, emerge sempre qualcosa che non ti aspettavi: un dettaglio, una sfumatura, un ricordo nuovo che aggiungono nuove pennellate al ritratto di una persona dalle mille sfaccettature e ricca di umanità.

Per noi Gaetano è stato un dono. Ed ecco un suo nuovo dono per voi: un suo frammento autografo, scritto con i suoi occhi attraverso il comunicatore a cavallo tra il 2015 e il 2016, che ci è venuto in mente in questi giorni:

“Ti svegli la mattina e prepari la colazione, poi svegli le tue gioie ed è una grande emozione iniziare la giornata in questo modo. Ti prepari e corri a lavorare con un solo pensiero: quando tornerai a casa dal tuo grande tesoro, la tua famiglia!

Organizzi il tuo tempo godendo del tuo mare; gennaio, giornata 20 grandi e decidi che è tempo di fare il bagno. Sentire quel brivido invernale che scalda il sentirsi vivo.

Chiudi la giornata pensando ad un gesto di felicità, a quanto farai il giorno dopo e a quella ninna-nanna cantata dondolando tua figlia. Distrutto da tanta felicità ti abbandoni a Morfeo sorridendo, pensando al risveglio.

Eccomi, è un altro giorno. Ora mi alzo e… ma cosa succede?! Era tutto un sogno, il sogno della tua vita… Sei bloccato in un corpo che non risponde più, ti sforzi ma quel piede non vuole proprio muoversi.

Ma la mente, quella corre, viaggia ovunque. Vuole! Vuole ancora! Cosa farai, come potrai continuare ad Essere?

Ok, in modo esponenziale farò lavorare la mente e occhi. Andrò ovunque, dove le gambe di qualcuno mi porteranno. Dove la mia mente vorrà andare, mi prenderete per mano e vi porterò al mare.

IO POSSO… è vincere ogni giorno!”.