Molti ci conoscono come un luogo di felicità. Del resto “Liberi di essere felici” è l’espressione coniata da Gaetano per dare il benvenuto a chi viene a «La Terrazza “Tutti al mare!”». E scorrendo le foto nei nostri archivi è proprio difficile trovarne una senza sorrisi. Ma in quell’angolo di spiaggia a San Foca, conosciamo bene tante altre tonalità emotive.

C’è l’apprensione di una mamma che vede la sua bambina con tracheostomia entrare in acqua e si chiede se è sufficientemente al sicuro, perché una vita che frequenta cliniche e ospedali e ormai si fida poco di qualsiasi esperienza nuova.

C’è la rabbia di chi si sente lasciato solo dalle istituzioni o ingannato da chi promette sostegno senza mantenere gli impegni e trova nel nuovo vicino di ombrellone un amico con cui potersi sfogare.

C’è l’amore per il mare di chi lo ha frequentato per una vita con immersioni e sport acquatici e ora, dopo un grave incidente, ritorna a immergersi con altri ausili e altre attenzioni, ma con amore immutato.

C’è la tristezza di non vedere alcuni amici attraversare la pedana anche quest’anno, perché la malattia è peggiorata o perché ci hanno lasciato.

C’è lo stupore di un figlio che ha accompagnato al mare il proprio padre, anziano e con demenza, e in acqua lo vede reagire con una presenza di spirito che sembrava non dovesse più ritornare; e allora scatta foto e video da mandare a tutta la famiglia per dire “Guardate papà! Non credevo di poterlo vedere ancora sorridere”.

C’è anche una punta di invidia: “Accidenti, guarda che sedia nuova e bella che ha quello lì, mentre io sono ancora in giro con questo vecchio trabiccolo!”

C’è la malinconia dei saluti di fine vacanza o di fine anno, quelli da cui cerchi di prendere tutto il calore possibile, perché sai che devi fartelo bastare fino alla prossima estate.

C’è la commozione, naturale, di chi torna a fare il bagno in mare dopo anni o addirittura decenni e lascia che il sale delle sue lacrime si confonda con quello del mare.

Tante tonalità di colore, per comporre la tavolozza delle sfumature dell’animo umano. È l’arcobaleno emotivo di IO POSSO.