Nella prima riunione in assoluto della vita di IO POSSO, quella del 7 febbraio del 2015, non potevamo saperlo che a distanza di tre anni, il nostro Gaetano, che ci aveva convocati, sarebbe diventato Cavaliere della Repubblica. E, oltre a questo premio, tanti altri riconoscimenti piccoli e grandi ci sono stati conferiti in questi anni, certo, meno prestigiosi del Cavalierato, ma comunque significativi.

Quello che facciamo non lo facciamo per i premi, ma per altri motivi: per l’amicizia che ci lega a Gaetano, perché crediamo nell’importanza di migliorare la quotidianità di vita delle persone con disabilità, perché abbiamo sperimentato la bellezza di fare inclusione sociale dal basso… e per tanto altro ancora , che ci portiamo nel cuore e che forse fatichiamo anche ad esprimere verbalmente.

I premi li vediamo come un segno di attenzione sociale al nostro lavoro. Qualcuno si è accorto di noi e ci dice “forza, continuate così!”. I riconoscimenti ci dicono che siamo importanti per la vita di tanti, non servono a gloriarci dei risultati raggiunti, ma ci danno lo sprone a fare di più  meglio, ci impegnano a dare il massimo anche nel futuro.

“Dormire sugli allori” è un’espressione che racconta la grande tentazione di fermarsi dopo i buoni risultati raggiunti. Noi resteremo ben svegli, trovando in quegli “allori” un senso di responsabilità radicale, di continuità e sviluppo delle idee che abbiamo seminato in questi tre anni.

Tre anni di vita, tre doni ricevuti: l’amicizia di Gaetano, IO POSSO e «La Terrazza “Tutti al mare!”». Auguri a tutti e… al lavoro!