A volte non è facile dire “Buon anno nuovo”.
Soprattutto se le persone a cui rivolgete il vostro augurio stanno combattendo contro malattie neurodegenerative come la SLA.
Per loro, lo scorrere del tempo ha un senso differente dal senso comune.
Il passato è un doloroso ricordo di tempi più sereni e fa così male ripensarci che spesso lo si “cancella”, per una forma di autoprotezione.
Il futuro fa paura: il percorso di una malattia attualmente senza cura soffoca le speranze e lascia solo il dolore; meglio non pensarci.
E così resta solo il presente.
Un presente ingombrante, in cui le necessità di cura fagocitano tutto. Relazioni, interessi, progetti… tutto schiacciato dai ritmi sanitari, dalle necessità di cura, spesso dal dolore, fisico e psichico.

Se molte scuole di pensiero filosofico, psicologico e religioso insistono sull’importanza di vivere bene la ricchezza del presente, del cosiddetto “qui ed ora”, il “qui ed ora” di una persona con la SLA è paradossale, essendo al tempo stesso “troppo pieno” di bisogni fisiologici e cure e “troppo vuoto” di contatti profondi e di possibilità.
In una situazione del genere, qual è il senso di un augurio di “buon anno nuovo”?
C’è ancora una possibilità di un augurio sul futuro che non sia vuota ripetizione di una frase fatta?
Cosa significa la parola “futuro” per chi lo vede cancellato dalla malattia?

“Futuro” è ciò che non c’è ancora, ma che “può essere”.
“Futuro” è aprirsi ancora al possibile.
Una possibilità che, per quanto minimale, resta ancora un’opzione.
Una possibilità tanto più preziosa, proprio perché piccola e fragile.
Da custodire, come un germoglio.
E quindi da “giocarsela”, fino in fondo.
La possibilità di riscoprire ancora un canale comunicativo aperto.
Di sperimentare ancora un tocco gentile e caloroso.
Di lasciare un segno positivo nella vita dei nostri cari.
Di contribuire, anche solo con uno sguardo, a rendere più denso il tempo dello stare insieme.
Questo è ancora futuro.
Questo è uscire dal presente che ti schiaccia e aprirsi a vita nuova.
E, per questo futuro, auguri.