Se la nostra storia fosse un film, saremmo di certo i favoriti agli Oscar per una categoria speciale: la miglior colonna sonora. Con la musica, infatti, abbiamo un rapporto speciale che ci accompagna dagli esordi e le mille sfumature delle sette note sono presenti nella maggior parte delle nostre attività, in tanti modi diversi: la nostra prima raccolta fondi è stata una festa di piazza accompagnata da un concerto di musicisti riunitisi per supportarci e ospitiamo concerti di artisti amici in Terrazza o durante gli altri eventi, per non parlare dei nostri operatori che si dilettano col canto o con uno strumento e che si mettono a suonare con gli ospiti nelle serate in compagnia. Come se non bastasse, in questi anni abbiamo avuto l’onore di ispirare dei musicisti che hanno composto dei brani proprio per noi. Li conoscete?
Il primo artista che ci ha supportati è stato Antonio Castrignanò. Legato a Gaetano da una lunga amicizia personale, si è messo a disposizione per musicare e cantare il brano “’mbràzzame” composto sui versi di Rocco Mangia, uno dei nostri ospiti estivi. Un brano che, a cavallo del 2017/2018, è diventata anche un videoclip a firma di Fernando Luceri, regista che ha saputo coinvolgere volontari ed ospiti in una splendida opera corale.
Parallelamente, degli altri artisti salentini si erano messi al lavoro, lasciandosi ispirare da alcuni pensieri di Gaetano. Si tratta dei Crifiu, che nel loro album “Mondo dentro” del 2019 hanno inserito il brano “Io posso”, contenente anche un featuring dello scrittore Carlo Lucarelli. Nel brano cantano: “Non tutto quello che si ferma è perduto / prova a guardare il mondo stando seduto” ribaltando il punto di vista comune che vede l’immobilità come inutile fissità e lanciando l’intuizione che esistono tutta una serie di cose “ferme” che invece sono speciali e danno la vita agli altri, proprio come le persone immobilizzate da una malattia.
Nel 2021, due altri musicisti salentini ci hanno fatto un grande dono. Si tratta del pianista Marcello D’Ippolito e della musicista e cantante Ninfa Giannuzzi, che hanno composto un brano inteso e delicato: “Il mare è un grembo”. Anche in questo caso il testo è stato ispirato da alcune riflessioni di Gaetano ed è stato presentato a chiusura dell’iniziativa “GAE DAY 2021”, ricordo pubblico a un anno dalla sua scomparsa: “posso cantare ancora e cavalcare le onde / immaginare il mio futuro, ridere / io posso, io sogno lo stesso / rompo il silenzio e nel blu mi perdo”.
C’è poi un brano speciale, basato su un testo che era stato scritto dallo stesso Gaetano nel 2015, ma che solo nel 2022 ha visto la luce. Si tratta di “Senza parole”, un rap immaginato proprio per essere “cantato” dalla voce del sintetizzatore vocale e musicato da Andrea Amaducci per essere inserito nello spettacolo “Alieni – cinque storie di invasioni fantascientifiche e disabilità”, presentato per la prima volta in Terrazza a San Foca la scorsa estate.
E siccome la musica “non finisce mai”, chissà ancora quanti altri momenti musicali ci terranno compagnia, scaldandoci il cuore e tenendoci uniti. Per il momento… BUON ASCOLTO!
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