Era la primavera del 2015 e la riunione per definire la futura “Terrazza”, più o meno, andò così:

Iopossini: – “Ma lo facciamo pagare un biglietto di ingresso, anche minimo? Un piccolo contributo?”

Gaetano: – “No. «La Terrazza “Tutti al mare!”» sarà gratuita. Perché la disabilità spesso mette alla prova le persone anche sul fronte economico. Anche una quota minima rischierebbe di escludere qualcuno e allora non saremmo più “Tutti” al mare”.

Iopossini: – “E per coprire le spese… come faremo?”

Gaetano: – “Iniziamo a raccogliere quello che serve. Partiamo cercando qualche sponsor e dalle donazioni, avete altre idee? Tu cosa vuoi fare?”

Ioipossini: – …

 

La scelta di mantenere la totale gratuità per tutti gli ospiti e gli accompagnatori che ci vengono a trovare è una sfida che dal 2015 impegna la nostra associazione in una costante raccolta di fondi (fundraising) destinata a sostenere i costi di gestione (personale, attrezzature, comunicazione, ecc.) che comporta fatica e produce stupore.

La fatica è quella di lavorare, da una parte, nel dialogo con le istituzioni, perché possano diventare partner stabili di un progetto dal forte impatto sociale con grandi ricadute positive sul territorio. Dall’altra, è quella di attivare e gestire in parallelo numerosi canali di raccolta e donazione rivolti alle tante persone che ci conoscono, ci seguono e hanno deciso di sostenerci. Eccoci quindi impegnati ad attivare i canali di donazione online, a promuovere il 5×1000, i gadget, la cena, le bomboniere solidali e le tante iniziative con le quali ci permettiamo di bussare alle vostre porte.

E lo stupore? Lo stupore è quello di vedere ogni giorno la vostra risposta generosa, di vedere quante persone ci sostengono rispondendo alle nostre iniziative e, addirittura proponendocene di nuove: gare sportive, aste di opere d’arte, vendita di prodotti artigianali, salvadanai…

Spesso quello del fundraising è un lavoro nascosto, ne vedete solo una parte. Il grosso della fatica la fanno volontari e sostenitori che per tutto l’anno, lontano dai riflettori, mettono il loro “granello” insieme agli altri. Sono quelli i veri granelli di sabbia su cui sorge ogni anno «La Terrazza “Tutti al mare!”».