A differenza di altri paesi che avevano un feudo agrario molto ampio e fertile, Calimera non ha mai avuto un proprio feudo, così gli abitanti si sono ingegnati con un po’ di artigianato e di commercio ma, soprattutto, con una attività impensabile per i nostri tempi ma all’epoca imprescindibile: la produzione di carbone. I calimeresi si erano specializzati in questo settore costituendo squadre di lavoro che affittavano appezzamenti di terreni con caratteristiche particolari da destinare alla produzione di carbone. Tali squadre andavano a lavorare in tutta la Puglia per turni che duravano diversi giorni e che avevano lo scopo di trasformare legno verde in carbone seguendo una tecnica difficile.

“La cranàra” altro non è che una costruzione di legno e terra all’interno della quale avviene una combustione controllata del legno che viene immesso verde ed estratto carbone giorni dopo. La costruzione della Cranàra e la sua corretta alimentazione prevedeva una competenza approfondita ed un grande lavoro di sorveglianza perché il processo andasse avanti senza intoppi o combustioni troppo veloci che avrebbero potuto rovinare il prodotto finale e impedito la vendita del carbone, prima e unica fonte energetica dell’epoca. La vita di Calimera era così legata a questo lavoro che per i paesi limitrofi spesso “Calimerese” era sinonimo di “Carbonaio” e le famiglie pullulano ancora di racconti dei nonni che riguardano questo affascinante mestiere e di nonne che raccontano come venivano organizzate le spedizioni alimentari agli uomini che mancavano di casa per così tanto tempo. Il mestiere del carbonaio, ovviamente, non poteva resistere all’epoca della modernità e della corrente elettrica.

Da diversi anni, la Pro Loco di Calimera ha avuto la bella idea di realizzare una “Festa della Cranàra”. Si tiene in località “Madonna del Mantovano”, al confine tra Calimera e Martignano. Qui, ogni anno, viene costruita una vera e propria cranàra dalle mani esperte di alcuni “nonni artigiani” che conservano ancora il ricordo della tecnica. Esattamente come secoli fa, la cranàra viene accesa ed alimentata per giorni e, alla fine della settimana dedicata, viene spenta per estrarne il carbone, proprio come un tempo. Attorno alla cranàra viene ricostruito anche quella sorta di rudimentale “accampamento” dove vivevano i carbonài.

Anche quest’anno la Pro Loco di Calimera sta organizzando la festa della Cranàra, nella settimana dal 18 al 24 maggio. In particolare, la Pro Loco di Calimera continua a dare il suo supporto ai progetti di 2HE e alle attività di IO POSSO dedicando una serata di solidarietà che si terrà venerdì 22 maggio, nella quale sono previsti

– raduno di musicisti e pizzicati salentini con palco libero e ronde spontanee

– parte dell’incasso degli stand alimentari sarà devoluta al progetto “Tutti al mare… per chi ci sta e con la SLA!”

Nei giorni 22-23-24 maggio inoltre saremo presenti con la nostra mostra itinerante “Ogni petra azza parite” vi aspettiamo!